17 gennaio 2016

"Golden Girl" di Candace Bushnell


Partiamo dalle basi: per chi non lo sapesse, Candace Bushnell è la geniale creatrice di Sex and The City, quindi praticamente la creatrice della pietra miliare del genere romantico a cavallo fra gli anni '90 e gli anni '00, del termine di paragone di tutte le storie d'amore e d'amicizia che ci sono state, ci sono e ci saranno.
Non so se ho reso l'idea dell'immensità di questa autrice!

"Golden Girl" è uno dei tentativi di dire "Ehi, non ricordatemi solo per Sex and The City, so scrivere anche di tante altre cose!!": l'impresa è quantomai difficile, no? E' come per la divina J. K. Rowling, per quanto sia una scrittrice eccellente e un'abile tessitrice di trame narrative, sarà sempre Harry Potter quello per cui la gente la fermerà per strada alla ricerca di autografi.

E "Golden Girl" è proprio questo, un meta-libro, un libro nel libro in cui la protagonista fa la scrittrice e vuole disperatamente liberarsi del peso del suo personaggio più famoso, la creazione che l'ha portata al successo, la sua "Carrie".. che in questo caso si chiama "Monica".
Detta così -che è un po' come viene descritta in quarta di copertina- la trama sembrerebbe semplice ma... ehi, stiamo parlando di Candace! Preparatevi a qualcosa tutt'altro che scontato! 

Iniziamo dalla/e protagonista/e: si tratta dell'autrice che ho qui sopra nominato, tale Pandy, un'estrosa scrittrice il cui carattere è talmente volubile, frivolo, eccentrico che si fa fatica ad inquadrarla nel classico stereotipo della scrittrice di libri (e si fa fatica anche ad immaginarla e a darle un volto); e un'attrice, tale SondraBeth, una ex-modella bellissima e contorta arrivata alle luci della ribalta grazie al ruolo di protagonista dei film ispirati a "Monica", talmente particolare che anche lei si fa fatica ad inquadrarla nel classico stereotipo da starlette hollywoodiana.

Ed eccolo qui, condensato in 5 righe uno dei problemi maggiori del libro: la difficoltà dei personaggi, la loro complessità che rende impossibile afferrarne i tratti, prevederne le mosse. Non si sta parlando di profondità psicologica, ma di eccentricità a un livello tale da renderli quasi del tutto inverosimili. 

Il secondo problema del libro è un mix di lunghezza e di densità: il libro non è eccessivamente lungo in termini di pagine, ma in ogni singola pagina sono condensati una quantità di avvenimenti da perderne il conto. Immaginatevi di vedere Il Signore degli Anelli 1-2-3 tutti in 2 ore e mezza, c'è da impazzire. Quindi si fa un po' fatica a stare dietro al turbinio di avvenimenti, alcuni anche davvero incredibili, che capitano a queste due protagoniste.

Da queste due pecche del libro sembrerebbe che non mi sia piaciuto, ma invece devo dire che la lettura é stata particolarmente accattivante: l'intensità del libro e la difficoltà ad inquadrare le protagoniste sono proprio i due elementi che fanno venir voglia di continuare a leggere e di "capirci qualcosa".
Certo, al termine della lettura molti dubbi rimangono ed il paragone con la linearità, il realismo e il fascino delle protagoniste di Sex and The City é inevitabile. Il punto é che come Pandy non riesce a liberarsi di Monica, molto probabilmente Candace non riuscirà mai a liberarsi delle "Ragazze" ed i tentativi di andare verso storie diverse la porteranno su territori che dovranno per forza essere fuori dai canoni per potersi definire davvero inesplorati.

The LR advice: non voglio fermarmi qui con Candace, ma anzi questo libro difficile ed eccentrico mi ha incuriosita e fatto venir voglia di leggere anche "Lipstick Jungle" che ha dato il via all'omonima serie. É questa comunque la magia delle grandi scrittrici, di coloro che sanno inventare storie: che ti convincano al 100% o no, non vorresti mai smettere di leggere!

10 gennaio 2016

"Sei bella come sei" di Clio Zammatteo


Favola o realtà? Ero arrivata circa a metà libro quando ho iniziato a chiedermi se questa fosse la vera storia di Clio e del suo approdo a New York o no. Ho consultato il blog e riletto con attenzione il post di presentazione del libro e no, non è la vera vera vera storia di Clio, naturalmente è un po' romanzata... peccato!
Clio è così adorabile che vorresti che la sua storia fosse come quella di una principessa, di un film hollywoodiano, di una fiaba a lieto fine. Probabilmente non è stato così: il suo arrivo a NY sarà stato per davvero costellato di difficoltà, pianti, colpi di testa, sfide, novità e vedendo la sua storia da fuori in molti avranno potuto non sapere come sarebbe andata a finire. 
Ma il libro è tutt'altra cosa!! Pur tra le stesse difficoltà, pianti, colpi di testa, sfide e novità, mentre lo si legge si ha l'insondabile e immancabile certezza che alla fine andrà tutto bene, che tutto si risolverà per il meglio, che trionferanno l'amore, il successo, la felicità.

Hai fatto bene Clio a romanzare un po' la tua avventura, era proprio quello che volevamo leggere noi che ti seguiamo da sempre, noi che veramente ti vediamo come una di famiglia e ti auguriamo ogni bene!
Ti ho scoperta tanti anni fa, quando di video ne avevi fatti si e no 10 e mi sono innamorata della tua bravura, dei tuoi occhi verdi, della tua parlata veneta che mi ricorda tanto quella delle mie parti. La tua storia non sarà magari stata sempre una favola, ma è così che la vediamo noi :)

E così, a cavallo tra leggerezza, sogno e realtà, il primo romanzo di Clio è dolce come una carezza nella sua leggerezza, freschezza e -sì, ok- anche nella sua semplicità.
Ma io non denigro la semplicità, anzi! La cerco, "la venero, e se non la venero non la celebro!" (chissà chi capirà questa citazione!!!).

Uscivo proprio poche ore prima dalla lettura di un altro libro che, per mille e un motivo e con mio grandissimo rammarico, ho detestato talmente tanto che ho deciso di non recensire nemmeno, e "Sei bella come sei" è stata proprio una boccata d'ossigeno!

Tante volte Clio nel suo blog ci ha tenuto a precisare che è stato solo grazie agli anni, all'amore di Claudio, all'apprezzamento delle sue fan che lei stessa ha iniziato ad amarsi e ad acquisire fiducia nelle proprie capacità: posso immaginare una Clio degli inizi, impacciata, spaventata e anche un po' confusa... ma la protagonista del libro ha anche un bel caratterino! Hey Clio, qui sì che ti riconosco, non saresti arrivata dove sei ora se non avessi avuto un pizzico di grinta e tanto coraggio!

Ma torniamo al libro: al fianco di Clio si erge mitica la figura di Claudio (che nella realtà come tutti sapete è suo marito e il suo "BIG"... altra citazione, ma visto che siamo a NY come potevo esimermi?). E' proprio il suo grande amore ed è bellissimo come lei lo abbia fatto diventare co-protagonista della propria storia! Ora, non sapendo quanto ci sia di vero e quanto di romanzato, è davvero encomiabile che lei abbia scelto di dividere la scena del romanzo con colui che, in effetti, ha diviso con lei la scena della propria vita.

Come già avevo detto recensendo il romanzo di Selvaggia Lucarelli, "Quanto coraggio quello di una blogger, esporre la propria vita così tanto che poi sembra che gli altri ti conoscano": beh in realtà il bello è che Clio, noi che la amiamo, un po' possiamo dire di conoscerla, ed è per questo che apprezzo così tanto il suo sforzo di mettere in libro una vita che già sapeva di romanzo!

Dopo questo accorato susseguirsi di complimenti però una pecca dovevo pur trovarla. A dire il vero non mi devo sforzare, è lì, lampante agli occhi di tutti. Per quanto il make up sia parte importantissima della vita di Clio, nel libro risulta il grande assente. Non una descrizione precisa di una lezione, di un compito, di un esame... la domanda è se questa assenza sia voluta, magari per far diventare il make up il co-protagonista del prossimo romanzo!!!

In ogni caso, pecca a parte, è davvero un bel romanzo Clio, complimenti!

The LR advice: le mie lettrici mi scuseranno per questa "lettera aperta" a Clio, ma potete capire che era un'occasione irripetibile!! Condenso in queste poche ultime righe il mio giudizio positivo sul libro, una fiaba moderna arricchita da un "vedo non vedo", una realtà non realtà che vi lascerà sempre a chiedervi "ma questo è successo per davvero?". Da leggere!
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